PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Istituzione di una Commissione parlamentare di vigilanza sulle politiche di coesione territoriale).

      1. È istituita una Commissione parlamentare di vigilanza per il monitoraggio, la verifica e l'accertamento dell'efficacia delle politiche di coesione territoriale adottate per il riequilibrio economico delle aree sottoutilizzate, nonché per il perfezionamento degli strumenti relativi all'incentivazione dello sviluppo economico e dell'occupazione, di seguito denominata «Commissione».
      2. La Commissione è composta da venti senatori e da venti deputati nominati, rispettivamente, dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati su designazione dei gruppi parlamentari e in proporzione al numero dei componenti dei gruppi medesimi, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo.
      3. La Commissione elegge al suo interno il presidente, due vice presidenti e due segretari, che costituiscono l'ufficio di presidenza.
      4. La Commissione resta in carica per tutta la durata della XV legislatura e presenta una relazione finale alle Camere sull'attività svolta.
      5. Fermo restando quando stabilito del comma 4, la Commissione riferisce ai Presidenti delle Camere ogni sei mesi e in ogni altro caso lo ritenga opportuno sull'attività da essa svolta.

Art. 2.
(Attività della Commissione).

      1. La Commissione procede alla valutazione delle leggi, delle deliberazioni, delle misure e degli strumenti relativi all'attuazione delle politiche per lo sviluppo e l'incremento occupazionale nell'ambito delle aree sottoutilizzate del Paese, con particolare riferimento alla misurazione dei benefìci ottenuti e dei reali progressi conseguiti.
      2. Per l'espletamento dell'attività di cui al comma 1 del presente articolo nonché dei compiti ad essa assegnati ai sensi dell'articolo 3, la Commissione può avvalersi della collaborazione di esperti nelle materie di sua competenza.

Art. 3.
(Compiti della Commissione).

      1. La Commissione ha il compito di analizzare le problematiche relative alla corretta attuazione delle politiche per la coesione e il riequilibrio territoriale delle aree sottoutilizzate, con particolare riferimento alla validità di tali politiche e alle loro effettive ricadute in termini di sostegno allo sviluppo e di incremento dell'occupazione. In particolare, la Commissione ha il compito di:

          a) censire e selezionare le misure adottate nell'ambito della strategia per il riequilibrio territoriale e verificarne la validità e l'attualità, avanzando proposte circa la compatibilità di tali misure con il contesto e gli obiettivi da raggiungere;

          b) per ciascuna misura e strumento, proporre l'eliminazione o il mantenimento indicando l'entità del finanziamento ottimale;

          c) introdurre una nuova metodologia basata sull'esigenza di adottare strumenti per la misurazione reale degli effetti derivanti dall'adozione delle politiche per il riequilibrio, nonché individuare e proporre gli strumenti idonei alle azioni di misurazione dei risultati, promuovendone la celere adozione;

          d) valutare la correttezza e l'efficienza della gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) e, in generale, dei meccanismi di cofinanziamento dei fondi dell'Unione europea, e la loro coerenza con la programmazione nazionale;

          e) accertare la compatibilità e la coerenza degli strumenti di sviluppo regionali, rispetto a quelli nazionali, con particolare attenzione all'esigenza di una corretta omogeneizzazione degli stessi, per l'ottimizzazione delle sinergie tra i diversi livelli istituzionali;

          f) valutare l'attività svolta dalle società strumentali, in particolare nel settore dell'attrazione degli investimenti, e la loro compatibilità rispetto agli obiettivi del riequilibrio territoriale;

          g) promuovere la predisposizione di un testo unico delle norme e degli strumenti per la razionalizzazione, la trasparenza e il rilancio delle politiche di riequilibrio territoriale;

          h) richiedere informazioni, dati e documenti relativi alle attività svolte dal Governo, dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, dalle pubbliche amministrazioni e da qualsiasi altro organismo pubblico e privato coinvolto nell'attuazione delle politiche di riequilibrio territoriale;

          i) valutare annualmente se gli investimenti, anche da parte delle società a totale capitale pubblico, specie nel settore delle infrastrutture, rispettino i limiti minimi stabiliti dalla legislazione vigente per il Mezzogiorno;

          l) riferire alle Camere, con cadenza almeno annuale, sullo svolgimento e sui risultati della propria attività e formulare osservazioni e proposte sugli effetti, sui limiti e sull'eventuale necessità di adeguamento della legislazione vigente;

          m) promuovere la presentazione di mozioni, ordini del giorno e progetti di legge per l'adeguamento delle norme relative al riequilibrio territoriale delle aree sottoutilizzate.

Art. 4.
(Richiesta di atti e documenti).

      1. La Commissione può chiedere copie di atti e documenti relativi alle materie di sua competenza a qualsiasi ufficio o ente, pubblico e privato, compresa l'autorità giudiziaria.

Art. 5.
(Spese per il funzionamento della Commissione).

      1. Le spese per il funzionamento della Commissione sono poste per metà a carico del bilancio interno del Senato della Repubblica e per metà a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.